Nelle ultime settimane si è parlato molto dello scontro in corso sul confine Ucraino, ma nel Donbass la guerra si svolge da molti anni prima: infatti conflitto russo-ucraino è uno scontro diplomatico-militare in atto tra Russia ed Ucraina, iniziato nel febbraio del 2014. Il conflitto si incentra sullo status della Crimea, della regione del Donbass e sulla possibile adesione dell’Ucraina alla NATO.
L’Eliseo aveva spiegato che il confronto, esteso a tutte le parti in causa, si sarebbe concentrato su “sicurezza e stabilità strategica in Europa”. Ma da Mosca avvertono: “Prematura l’organizzazione di questo incontro”. Intanto Kiev chiede che l’Europa disponga sanzioni contro Mosca fin da subito.
Da Putin continuano ad arrivare dichiarazioni contrastanti. Manda a dire che all’origine dell’escalation di queste ore nelle regioni orientali dell’Ucraina sono proprio le “provocazioni” dell’esercito di Kiev. E anche se a Macron ha spiegato di avere “intenzione di ritirare le truppe dalla Bielorussia al termine delle esercitazioni in corso”, l’Eliseo spiega che le dichiarazioni delle autorità bielorusse lo smentiscono. Rispondendo a una domanda sul Donbass il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov avverte peraltro che “qualunque scintilla, qualunque incidente non pianificato o qualunque piccola provocazione pianificata può portare a conseguenze irreparabili“. Affermazione che stride, a sua volta, con l’invito ai Paesi occidentali “tornare a essere ragionevoli” e l’a domanda: “che senso ha che la Russia attacchi qualcuno?”.